Premesso che, qualora si abbia la percezione di essere vittime di Stalking, corre l’obbligo di rivolgersi alle forze dell’ordine di competenza territoriale e segnalare ogni elemento/evento/informazione utile sulle modalità attuate dallo stalker  per generare il disagio o ancor peggio causare il pericolo.

Ciò detto, lo stalking può essere definito il metodo di minaccia all’incolumità psico- fisica di un soggetto, perpetrato da un individuo in danno di un altro, che, con il proprio agire concretizza un’azione persecutoria costante nel tempo, finalizzata a generare paure, ansie e turbamento e limitando o compromettendo lo svolgimento della normale vita quotidiana della vittima sia essa di sesso maschile o di sesso femminile.

Tale precisazione si rende necessaria in quanto spesso si associa la parola stalker ad un azione di tipo maschile che vede come vittima una donna. (pur essendo in aumento il numero di donne stalker).

Chi è lo stalker?

Il persecutore o stalker  può essere un estraneo con problematiche di interazione sociale, ma generalmente è un conoscente, un collega, un ex-compagno o ex-compagna.

Ognuno dei soggetti citati agisce spinto da distinto, singolo e specifico stimolo motivazionale che va dal desiderio di recuperare il precedente rapporto, per vendetta/rivalsa a seguito di conflitto o  torto subito o con l’esclusivo intento di stabilire una relazione sentimentale imponendo la propria presenza.

Ricorrere ad una Struttura investigativa autorizzata, seria e professionale, risulta quindi un valido supporto.

Il nostro istituto, mediante un’attività d’indagine e di monitoraggio è in grado di ricercare e  raccogliere tutti quegli elementi probatori comprovanti la concreta azione persecutoria dello stalker ovvero fugare possibili dubbi di presunta percezione da parte di chi vi è vittima, come spesso accade.